2. Paradigma dell’osservabile neurofisiologico

Nel presente modello il sistema neuromotorio trigeminale, e più in generale l’apparato orofacciale, viene trattato come un sistema quantistico-like nel quale gli stati funzionali non sono deterministici, ma descrivibili attraverso stati misti che incorporano la coesistenza di componenti potenzialmente coerenti e incoerenti.

L’attività neurofisiologica rilevabile attraverso segnali elettromiografici (EMG) o elettroencefalografici (EEG) non rappresenta quindi un valore osservabile “puro”, ma una sovrapposizione di stati funzionali del sistema. In termini matematici, essa può essere espressa come stato misto di densità: ρ=ipi|ψiψi| dove ogni vettore |ψi rappresenta un microstato neurofunzionale (attività di unità motrici, pattern sinaptici, sincronizzazioni corticali), e pi la probabilità associata.

Tale rappresentazione descrive la fluttuazione intrinseca della risposta neurofisiologica, dovuta sia alla variabilità biologica sia alla natura indeterministica dell’interazione cervello–stimolo.

2.1 Collasso e stato puro osservabile

La stimolazione elettrica trans-craniale (TMS o tES), applicata in modo mirato all’area motoria trigeminale, funge da operatore di misura M^ che agisce sullo stato misto ρ provocandone il collasso in uno stato puro: ρM^|ψψ|

Lo stato risultante |ψ rappresenta una configurazione coerente e sincronizzata del sistema neuromotorio: il potenziale evocato motorio trigeminale (PEMT). In questa fase il sistema perde la sua indeterminazione, e la risposta neurofisiologica diviene un osservabile oggettivo, dotato di latenza, ampiezza e simmetria misurabili.

Il PEMT costituisce pertanto il “fattore di normalizzazione” del modello: un punto di riferimento che definisce lo stato funzionale puro del soggetto. Ogni successiva misura può essere confrontata rispetto a questo vettore di riferimento, così da determinare deviazioni di coerenza o alterazioni di fase.

2.2 Definizione dell’Indice Neuro-Gnatologico Funzionale

Dal punto di vista operativo, il collasso del sistema e la successiva osservazione dell’output evocato consentono di costruire una funzione normalizzante F: F=N(|ψevoked|,Δt,ΔA) dove:

  • |ψevoked| rappresenta il modulo dell’ampiezza del potenziale evocato,
  • Δt la latenza media di risposta,
  • ΔA l’asimmetria funzionale tra i due lati del sistema.

La funzione F restituisce un valore adimensionale, compreso tra 0 e 1, definito come Indice Neuro-Gnatologico Funzionale (ING): ING=F(|ψevoked|,Δt,ΔA)

  • ING1 → stato funzionale coerente e simmetrico (sano);
  • ING<1 → riduzione di coerenza o asimmetria funzionale (disfunzione o danno).

L’Indice rappresenta quindi una misura oggettiva dello stato funzionale trigeminale, con valore diagnostico ma non assoluto: descrive lo stato puro osservato in seguito al collasso, non l’intero spettro potenziale di stati patologici latenti.

2.3 Limiti epistemici del modello classico

Nel modello statistico tradizionale, le variabili osservate (latenza, ampiezza, simmetria) sono trattate come commutative, ovvero: A^B^=B^A^ e l’ordine di osservazione non altera il risultato. Questo comporta l’assunzione che la realtà neurofisiologica sia stazionaria e deterministica, generando una falsa percezione di oggettività e un’elevata incidenza di falsi positivi (stati apparentemente normali che nascondono incoerenze non osservabili).

Nel paradigma proposto, invece, le misure EMG/EEG e il potenziale evocato sono considerate operatori non commutativi: [A^,B^]=A^B^B^A^0 Il che implica che l’ordine delle osservazioni (stimolo → risposta o risposta → stimolo) modifica la struttura informativa del sistema, rendendo la diagnosi dipendente dal contesto di misura e non dal solo valore statistico aggregato.

2.4 Stato puro e spazio di Hilbert neurofisiologico

Lo stato puro |ψ derivante dal collasso viene rappresentato in uno spazio di Hilbert bidimensionale: =span{|S,|D} dove:

  • |S indica lo stato di salute (funzionalità coerente),
  • |D indica lo stato patologico (disfunzione o danno).

Ogni sistema neurofisiologico reale può essere espresso come combinazione lineare: |ψ=α|S+β|D,|α|2+|β|2=1

L’osservazione (stimolazione) collassa il sistema in uno dei due sottospazi, ma prima del collasso esso è in sovrapposizione — dunque non esiste un “sano” o “malato” assoluto, ma una propensione probabilistica distribuita nello spazio vettoriale.

In tal senso, la probabilità non è più frequenza bayesiana, ma ampiezza di propensione (Born, 1926): P=|ϕ|ψ|2 dove |ϕ è lo stato osservato (misura).

Il modello sostituisce quindi la significatività classica (p < 0{,}05) con una significatività quantistica del 50%, corrispondente alla condizione di sovrapposizione massima e neutralità epistemica del sistema: |α|2=|β|2=0.5

2.5 Implicazioni epistemologiche

Questo approccio implica che lo stato “sano” e quello “malato” coesistono simultaneamente fino al momento dell’osservazione; la salute non è più uno stato determinato ma una variabile ontologica fluttuante. Il modello diagnostico classico, basato su soglie di significatività e relazioni causa-effetto, viene sostituito da una logica non-commutativa e contestuale, nella quale ogni misura modifica la realtà del sistema osservato.

Ne deriva una rivoluzione epistemologica: la diagnosi non identifica più un valore “vero”, ma una proiezione momentanea del sistema in una delle sue configurazioni coerenti possibili.

🔗 Riferimenti concettuali
  • von Neumann, Mathematical Foundations of Quantum Mechanics (1932).
  • Khrennikov A., Contextual Probabilistic Models and Quantum-like Representation (2003–2010).
  • Brukner, Zeilinger, Information Invariance and Quantum Measurements (1999).
  • Bagarello F., Quantum Models in Biological Systems (2019).

3. Indice neuro-gnatologico funzionale e modello diagnostico a variabili non commutative

L’Indice Neuro-Gnatologico Funzionale (ING) costituisce la proiezione osservabile della coerenza neuro-muscolare trigeminale all’interno del quadro teorico quantistico-like. Mentre nel paragrafo precedente esso è stato definito come funzione empirica F(|ψevoked|,Δt,ΔA), qui se ne propone la formalizzazione operatoriale, che consente di descrivere la dinamica diagnostica in termini di misura non commutativa.

3.1 Lo spazio di Hilbert diagnostico

=span{|S,|D} dove |S è lo stato funzionale sano (coerenza bilaterale) e |D lo stato patologico o disfunzionale.

Ogni configurazione neurofisiologica individuale: |ψ=α|S+β|D,|α|2+|β|2=1

L’osservabile diagnostico O^ è un operatore ermitiano su che codifica le proprietà misurabili (latenza, ampiezza, simmetria) con autovalori oS e oD.

3.2 Operatori di misura e non-commutatività

Definiamo due operatori di misura:

  • A^: latenza (tempo di risposta neuromotoria);
  • B^: simmetria (bilateralità EMG/EEG).

Nel dominio classico A^B^=B^A^. Nel sistema reale: [A^,B^]=A^B^B^A^0 quindi il valore di ING dipende dal percorso di misura. ΔAΔB12|[A^,B^]|

3.3 Definizione formale dell’Indice ING

Proiettori sugli stati puri: PS=|SS|, PD=|DD|. Probabilità osservate: P(S)=Tr(PSρ),P(D)=Tr(PDρ) con ρ densità di stato post-misura.

Indice: ING=P(S)P(D) Interpretazione: ING=1 sano; ING=1 disfunzionale; ING=0 sovrapposizione massima (neutralità epistemica).

L’osservazione trans-craniale funge da proiezione M^=PS+PD. Una misura successiva non commutante con M^ genera uno shift diagnostico ΔING.

3.4 Il modello diagnostico non-commutativo

Sequenza di misure (latenza → simmetria): ρ=B^A^ρA^B^Tr(B^A^ρA^B^) Sequenza invertita (simmetria → latenza): ρ~=A^B^ρB^A^Tr(A^B^ρB^A^) Differenza funzionale (non-commutatività clinica): ΔNC=Tr(|ρρ~|) Correzione dinamica: INGcorr=INGλΔNC con λ coefficiente di sensibilità empirica.

3.5 Interpretazione geometrica in spazio di Hilbert

Sfera di Bloch: angolo θ fra |S e |D: ING=cos(θ)

  • θ0 → perfetta coerenza (sano)
  • θπ → disfunzione totale
  • θπ/2 → stato critico/indecidibile

La misura non-commutativa induce una rotazione del vettore di stato sulla sfera diagnostica (transizione tra equilibrio fisiologico e perturbazione funzionale).

3.6 Implicazioni diagnostiche e predittive

  • Rilevazione di stati pre-patologici ( ΔNC alto ma ING1 );
  • Discriminazione di falsi positivi del modello classico;
  • Previsioni probabilistiche sull’evoluzione mediante traiettoria del vettore di stato nel tempo.

3.7 Sintesi

L’ING è un operatore di misura vettoriale governato dalla non-commutatività delle osservazioni neurofisiologiche: il suo valore è l’istantanea coerente di un sistema complesso in continua riorganizzazione.

4. Formalismo matematico e costruzione sperimentale

Il modello Evoked Neuro-Gnathology assume che il sistema neuro-motorio trigeminale costituisca un sistema dinamico quantistico-like aperto, in cui l’informazione neuroelettrica si evolve secondo leggi di coerenza e decoerenza analoghe a quelle della meccanica quantistica dei sistemi mesoscopici. La diagnosi viene così interpretata come atto di misura contestuale, capace di modificare lo stato stesso del sistema osservato.

4.1 Equazione di evoluzione dello stato neurofisiologico

Lo stato neurofisiologico del soggetto è rappresentato da una matrice di densità ρ(t), la cui evoluzione temporale segue un’equazione del tipo von Neumann–Liouville generalizzata: dρdt=ieff[H^,ρ]+[ρ] dove:

  • H^ è l’Hamiltoniano funzionale che descrive la dinamica interna del sistema (coerenza neuro-muscolare, connessioni cortico-bulbari);
  • eff è una costante di scala empirica (quantum of neuro-information);
  • [ρ] è il termine dissipativo di decoerenza (rumore fisiologico, interferenze corticali, perturbazioni esterne).

La soluzione formale è data da: ρ(t)=eiH^t/effρ(0)eiH^t/eff+0teiH^(tτ)/eff[ρ(τ)]eiH^(tτ)/effdτ

Questo formalismo consente di rappresentare l’evoluzione temporale del segnale EMG/EEG come propagatore di coerenza neurofunzionale, anziché come semplice sequenza di valori temporali.

4.2 Hamiltoniano funzionale e osservabili sperimentali

Si definisce l’Hamiltoniano funzionale come: H^=K^+V^

dove:

  • K^ (termine cinetico) rappresenta la propagazione dei potenziali lungo le fibre nervose efferenti;
  • V^ (termine potenziale) rappresenta le interazioni interne tra centri corticali, nuclei motori e feed-back sensoriale.

In analogia con la meccanica quantistica: K^=eff22meff2 dove meff è una massa neurofunzionale effettiva (inerzia informazionale del sistema). Le componenti EMG ed EEG si comportano quindi come funzioni d’onda ψ(x,t) che rappresentano la distribuzione di probabilità degli stati di attivazione neuronale.

La misura sperimentale (stimolazione TMS e registrazione PEMT) fornisce le componenti osservabili: O^i={A^(latenza),B^(ampiezza),C^(simmetria)} ognuna associata a un operatore ermitiano distinto, il cui valore medio è: Oi=Tr(ρO^i)

4.3 Processo di misura e collasso diagnostico

Nel momento in cui viene applicata la stimolazione trans-craniale si realizza una misura proiettiva sullo stato neurofisiologico: ρρk=PkρPkTr(PkρPk) dove Pk è il proiettore sull’autostato osservato (ad es. stato puro coerente trigeminale). L’atto di misura non è passivo ma costitutivo: modifica la configurazione neuro-funzionale generando un nuovo stato coerente osservabile (PEMT).

La ripetizione seriale della misura (stimolazioni multiple) consente di ricostruire una mappa dinamica di collassi: {ρ1,ρ2,,ρn} le cui traiettorie temporali definiscono l’evoluzione della coerenza neuro-gnatologica nel tempo.

4.4 Rappresentazione sperimentale – EMG ed EEG come operatori di campo

Nel dominio sperimentale, il segnale EMG/EEG è trattato come proiezione locale del vettore di stato su un asse osservabile. Per ogni punto di misura x (elettrodo o muscolo), il valore istantaneo del potenziale è: ψ(x,t)=x|ψ(t) e la coerenza spaziale è data da: C(x1,x2,t)=ψ*(x1,t)ψ(x2,t)

La perdita di coerenza interemisferica (es. massetere destro vs sinistro) rappresenta una riduzione della densità di probabilità congiunta: ρLR(t)=|ψR(t)ψL(t)| e costituisce un osservabile diagnostico di disequilibrio funzionale.

4.5 Validazione e proof-of-concept

La fase sperimentale prevede:

  • Stimolazione elettrica o magnetica trans-craniale in area motoria trigeminale;
  • Registrazione EMG bilaterale e EEG sincronico ad alta risoluzione (≥ 10 kHz);
  • Analisi di Fourier e coerenza di fase per derivare la matrice di correlazione complessa Cij(ω);
  • Ricostruzione degli operatori A^,B^,C^ a partire dalla correlazione temporale non-commutativa:

[A^,B^]=ieffC^

Questo consente di stimare sperimentalmente la costante quantistica effettiva eff del sistema orofacciale e di verificare se la relazione d’incertezza tra latenza e simmetria segue un comportamento compatibile con una struttura post-commutativa.

4.6 Implicazioni operative per il modello diagnostico

L’insieme delle osservazioni seriali produce un campo di stati ρ(t) mappabile in uno spazio di Hilbert tridimensionale (latenza, ampiezza, simmetria). La traiettoria del vettore di stato nel tempo costituisce il profilo dinamico funzionale del soggetto. L’Indice ING diviene funzione della traiettoria stessa, ING(t)=f(ρ(t)), fornendo una diagnosi evolutiva e non statica. In questa prospettiva, la diagnosi non è più un atto puntuale ma un processo di evoluzione osservativa, in cui normalità e patologia emergono come stati coerenti localizzati in un campo dinamico complesso.

4.7 Conclusione del modello matematico

L’architettura teorico-sperimentale definisce un nuovo paradigma diagnostico quantistico-like, in cui:

  • gli stati neurofisiologici sono rappresentati come vettori in spazio di Hilbert;
  • le misure cliniche corrispondono a operatori non commutativi;
  • salute e malattia non sono categorie discrete, ma stati di sovrapposizione coerente;
  • la diagnosi è un processo di collasso epistemico indotto dalla misura.

Tale formalismo fornisce un linguaggio unificato per descrivere fenomeni neuro-funzionali complessi e offre un quadro matematico per costruire il futuro Indice Neuro-Gnatologico Quantistico (Q-I_{NG}), validabile con protocolli TMS–EMG–EEG in ambiente controllato.


5. Struttura sperimentale e organizzativa – Wellcome Trust submission framework

5.1 Obiettivo generale

Creare un modello diagnostico interdisciplinare (Evoked Neuro-Gnathology) capace di:

  • descrivere in termini quantistico-like la dinamica neuro-fisiologica della masticazione e del dolore orofacciale;
  • generare un Indice Neuro-Gnatologico Quantistico (Q-I_{NG}) validato sperimentalmente;
  • fornire basi matematiche, cliniche e computazionali per una nuova epistemologia diagnostica fondata su stati di coerenza e collasso.

5.2 Struttura a Work Packages (WP)

WP # Titolo / Responsabile Obiettivi principali Deliverables
WP1 – Teoria e formalismo quantistico-like Prof. Andrei Khrennikov (Linnaeus University) Formalizzare il modello probabilistico non-commutativo; definire operatori di misura e spazio di Hilbert diagnostico. Paper teorico Quantum-like model for neuro-functional states + specifiche matematiche per simulatore.
WP2 – Modellazione computazionale e simulazione Dr Ali Esquembre Kucukalic (Spain) Implementare un motore di simulazione (Python/Matlab) capace di generare stati ρ(t) e traiettorie ING(t). Software open-source v1.0 + dataset sintetico di validazione.
WP3 – Neurofisiologia sperimentale Prof. Kemal Turker (UWA) Esperimenti TMS–EMG–EEG su coorti pilota; identificare eff e validare il collasso funzionale. Database neurofisiologico + relazione Neural Coherence Dynamics in Mastication.
WP4 – Nodo clinico UK (t.b.c.) Partner UK odontoiatrico / pain research Campioni clinici con TMDs e dolore orofacciale; validazione indice su patologici e controlli. Report TMD vs Control + dataset normalizzato per AI-training.
WP5 – Analisi statistica e validazione Cambridge / Warwick / UCL Stats team Modelli non-commutativi empirici; calcolo ΔNC e stima errori/robustezza del Q-I_{NG}. Paper Non-commutative statistics in neuro-diagnostic models + codice analitico.
WP6 – Coordinamento, AI e dissemination Masticationpedia (Frisardi) Integrazione dati, AI dashboard, interfaccia diagnostica, comunicazione open-access. AI-Prototype Dashboard v2.0 + portale open data + pubblicazioni e policy brief.

5.3 Timeline e milestone principali

Periodo Attività chiave Milestone
Q1 2026 Avvio consorzio; accordi etici; protocolli TMS–EEG Protocollo etico approvato
Q2 2026 Implementazione simulatore; raccolta dati pilota Simulatore validato su n = 10 soggetti
Q3 2026 Esperimenti clinici UK + Australia Dataset > 200 record PEMT
Q4 2026 Analisi statistica non-commutativa Stima eff e ΔNC media
Q1 2027 Paper teorico + AI prototype Q-I_{NG} Dashboard ready
Q2 2027 Submission Wellcome full grant / Horizon follow-up Full Proposal submitted

5.4 Risultati attesi (deliverables complessivi)

  • Formalismo matematico consolidato per modelli diagnostici non-commutativi.
  • Software di simulazione del collasso neuro-fisiologico (ρ|ψ).
  • Indice Q-I_{NG} applicabile alla diagnosi dei disturbi TMD e dolore orofacciale.
  • Nuovo protocollo TMS–EMG–EEG come standard per la coerenza trigeminale.
  • Repository open-access di dati neuro-diagnostici e modelli AI.
  • Policy brief per Wellcome Trust sull’adozione di modelli epistemici non-commutativi in neuroscienze.

5.5 Struttura del consorzio

Partner Ruolo scientifico Responsabile
Masticationpedia (Italy) Coordinamento, AI integration, dissemination Dr Gianni Frisardi
Linnaeus University (Sweden) Theoretical physics / quantum-like formalism Prof. Andrei Khrennikov
Universidad de Alicante (Spain) Computational modelling Dr Ali Esquembre Kucukalic
University of Western Australia (Australia) Neurophysiology / EMG-EEG experiments Prof. Kemal Turker
UK Partner (t.b.c.) Clinical odontology / orofacial pain node In fase di reclutamento
Cambridge / Warwick / UCL (UK) Statistical validation / non-commutative analysis To be confirmed

5.6 Impatto scientifico e clinico

  • Epistemologico: passaggio dal paradigma deterministico-frequentista alla propensity amplitude; nuova nozione di significatività clinica.
  • Diagnostico: primo indice quantitativo di coerenza trigeminale, capace di distinguere sano, disfunzionale e pre-patologico.
  • Computazionale: framework AI ibrido (classico + quantum-like) per interpretare pattern EMG/EEG.
  • Socio-scientifico: apertura del dominio interdisciplinare Neuro-Gnathologic Quantum Diagnosis e istituzione del Neuro-Gnathologic Research Network (NGRN).

5.7 Prospettiva Wellcome Trust

Il progetto è allineato ai criteri Wellcome Trust Discovery Awards:

  • Innovazione metodologica: integrazione di matematica, neuroscienze e odontoiatria in un paradigma quantistico-like.
  • Collaborazione globale: partner in 5 paesi (Italia, Svezia, Spagna, UK, Australia).
  • Open science & data sharing: moduli Q-I_{NG} in licenza open-access.
  • Sostenibilità: Masticationpedia come piattaforma permanente di disseminazione e repository dei dati.


6. Executive Summary – Evoked Neuro-Gnathology

Un paradigma diagnostico quantistico-like per il dolore orofacciale e le disfunzioni masticatorie

Principal Investigator

Dr Gianni Frisardi — Masticationpedia, Italia

Istituzioni collaboratrici

Linnaeus University (Svezia) | Universidad de Alicante (Spagna) | University of Western Australia (Australia) | Partner clinico UK (t.b.c.) | Cambridge/Warwick (nodi statistici)

Razionale del progetto

Le neuroscienze moderne e l’odontoiatria clinica non dispongono ancora di un quadro teorico unificato capace di descrivere i meccanismi neuro-funzionali della masticazione e del dolore orofacciale. Evoked Neuro-Gnathology introduce un paradigma epistemologico quantistico-like in cui gli osservabili neurofisiologici (EMG, EEG, potenziali evocati da TMS) sono trattati come stati misti in uno spazio di Hilbert probabilistico.

L’atto diagnostico — modellato come misura/collasso del sistema — trasforma uno stato neuro-funzionale indeterminato ρ in uno stato puro e misurabile |ψ, che rappresenta una risposta trigeminale coerente. Questo approccio consente di definire un Indice Neuro-Gnatologico funzionale (ING) come grado di coerenza tra attivazioni emisferiche, latenza e simmetria: il primo descrittore quantitativo dell’integrità neuro-gnatologica.

Innovazione scientifica

I modelli statistici classici assumono osservabili commutativi (A^B^=B^A^), generando frequenti falsi positivi. Il nostro modello utilizza operatori non commutativi (A^B^B^A^), per cui l’ordine di misura (stimolo → risposta vs risposta → stimolo) modifica il contenuto informativo del sistema. Definiamo quindi un indice diagnostico corretto: INGcorr=INGλΔNC dove ΔNC misura l’asimmetria non-commutativa tra osservazioni sequenziali. Il quadro risultante unisce probabilità quantistica, neurofisiologia e modellazione computazionale in una nuova logica diagnostica.

Struttura metodologica

Il progetto si sviluppa su cinque pilastri scientifici:

  1. Formalismo teorico (Linnaeus, Svezia) – operatori probabilistici e rappresentazione in spazio di Hilbert.
  2. Simulazione computazionale (Alicante, Spagna) – modellazione dinamica di ρ(t) e ING(t).
  3. Validazione neurofisiologica (UWA, Australia) – esperimenti TMS–EMG–EEG per quantificare eff e il collasso di coerenza.
  4. Correlazione clinica (nodo UK t.b.c.) – applicazione a dolore orofacciale e TMD.
  5. Verifica statistica (Cambridge/Warwick) – ricostruzione empirica di operatori non commutativi e confronto bayesiano–quantum.

Risultati attesi

  • Evidenza di una struttura probabilistica quantistico-like alla base della coerenza trigeminale.
  • Il primo Indice Neuro-Gnatologico Quantistico (Q-I_{NG}) validato su dati EMG/EEG.
  • Piattaforma computazionale per diagnosi contestuale assistita da AI delle disfunzioni orofacciali.
  • Costituzione della Neuro-Gnathologic Research Network (NGRN) tra fisica, statistica e neuroscienze cliniche.
  • Disseminazione open-access tramite Masticationpedia e Wellcome Open Research.

Impatto epistemologico

Ridefinendo l’atto diagnostico come misura dipendente dal contesto e non come osservazione statica, Evoked Neuro-Gnathology propone un passaggio dalla medicina deterministica a una medicina quantistico-probabilistica, in cui salute e malattia coesistono come stati sovrapposti finché l’osservazione non fa collassare il sistema. Questo quadro teorico-sperimentale mira a trasformare il modo in cui i disturbi funzionali vengono rilevati, quantificati e interpretati — colmando il divario tra fisica, mente e realtà clinica.