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'''Module 1 – Introduction to the New Paradigm'''{{Tooltip|2=🔮 '''Fondamento del nuovo paradigma diagnostico'''<br/><br/>🔹 Per decenni la diagnosi nel sistema masticatorio è stata ancorata quasi esclusivamente all’osservazione macroscopica, assumendo che la forma visibile (lo ''stato occlusale'') riflettesse fedelmente la funzione profonda (lo ''stato neurofunzionale'').<br/>Tuttavia, i casi clinici presentati nella sezione ''Normal Science'' dimostrano l’opposto: la realtà macroscopica può risultare completamente disaccoppiata dallo stato neurofisiologico del sistema trigeminale.<br/><br/>🔀 Una presunta “malocclusione” può rivelare un sistema neurologicamente simmetrico e funzionalmente stabile;<br/>
'''Module 1 – Introduction to the New Paradigm'''{{Tooltip|2=
mentre una “normocclusione” ottenuta per via ortodontica e/o chirurgica può celare un danno funzionale severo, invisibile alla valutazione clinica convenzionale.<br/><br/>🐱‍👤 In questo contesto, il paradosso di Schrödinger diventa un’analogia clinica concreta: il paziente può essere simultaneamente “sano” e “malato” finché non viene effettuata una misurazione mesoscopica neurofisiologica capace di far collassare lo ''stato del sistema'', rivelandone la reale configurazione strutturale e funzionale.<br/><br/>👉 Possiamo dunque parlare, a pieno titolo, di una '''sovrapposizione dinamica di fasi funzionali''' all’interno del sistema masticatorio.<br/><br/>
🔮 '''Fondamento del nuovo paradigma diagnostico'''<br/><br/>
‼️ Per approfondire:<br/><nowiki [[Conclusions_on_the_status_quo_in_the_logic_of_medical_language_regarding_the_masticatory_system#Introduction_to_quantum-like_diagnostics|Introduction to quantum–like diagnostics]]</nowiki><br/><br/>🧪 La misurazione stessa — dipendente da osservatore, strumento e contesto — modifica ciò che viene osservato. Questo mette in luce i limiti strutturali della diagnostica classica, basata su logiche linguistiche ambigue e su modelli probabilistici frequentisti (P-value) o bayesiani, inadatti a descrivere fenomeni complessi, non lineari e temporalmente dinamici come quelli generati dai sistemi neurofisiologici.<br/><br/>🧩 Nella diagnostica tradizionale si attribuisce fiducia quasi assoluta ai segni clinici e alla sintomatologia — elementi appartenenti al linguaggio naturale e non a un linguaggio formale. Diversa è la natura dei '''segnali criptati neurocognitivi''', non immediatamente traducibili nel linguaggio clinico convenzionale.<br/><br/>💠 Come mostrato nei casi della sezione ''Normal Science'', un segnale criptato di bruxismo — comunemente interpretato come fenomeno meccanico-odontoiatrico — può essere correttamente decriptato solo attraverso una misurazione mesoscopica elettrofisiologica trigeminale, come il '''ciclo di recupero del periodo silente masseterino (rcMIR)'''.<br/>
 
Questa misurazione permette di rilevare un danno neurologico strutturale anche in pazienti trattati per anni con terapie sintomatiche (es. biteplane) senza alcuna comprensione della causa primaria.<br/><br/>‼️ Per un approfondimento sul rcMIR:<br/>
🔹 Per decenni la diagnosi nel sistema masticatorio è stata ancorata quasi esclusivamente all’osservazione macroscopica, assumendo che la forma visibile (lo ''stato occlusale'') riflettesse fedelmente la funzione profonda (lo ''stato neurofunzionale'').<br/>
<nowiki>[[Encrypted_code:_Hyperexcitability_of_the_trigeminal_system#2nd Step: Recovery cycle of the Inhibitory Masseter Reflex|2nd Step: Recovery cycle of the Inhibitory Masseter Reflex]]</nowiki><br/><br/>🔹 Questi tre aspetti — sovrapposizione di fasi funzionali, decriptaggio di segnali subliminali e ritardo dell’informazione clinica — mettono in luce una profonda anomalia epistemologica.<br/><br/>
Tuttavia, i casi clinici presentati nella sezione ''Normal Science'' dimostrano l’opposto: la realtà macroscopica può risultare completamente disaccoppiata dallo stato neurofisiologico del sistema trigeminale.<br/><br/>
Nella pratica clinica moderna si considera ancora il binomio “osservazioni cliniche + test di laboratorio” come un insieme commutativo, cioè indipendente dall’ordine di esecuzione.<br/>
 
La realtà biofisica e neurognatologica mostra invece l’opposto:<br/><br/>👉 '''Le variabili diagnostiche sono non-commutative.'''<br/>
🔀 Una presunta “malocclusione” può rivelare un sistema neurologicamente simmetrico e funzionalmente stabile;<br/>
'''AB ≠ BA'''<br/><br/> Ogni misurazione:<br/>
mentre una “normocclusione” ottenuta per via ortodontica e/o chirurgica può celare un danno funzionale severo, invisibile alla valutazione clinica convenzionale.<br/><br/>
 
🐱‍👤 In questo contesto, il paradosso di Schrödinger diventa un’analogia clinica concreta: il paziente può essere simultaneamente “sano” e “malato” finché non viene effettuata una misurazione mesoscopica neurofisiologica capace di far collassare lo ''stato del sistema'', rivelandone la reale configurazione strutturale e funzionale.<br/><br/>
 
👉 Possiamo dunque parlare, a pieno titolo, di una '''sovrapposizione dinamica di fasi funzionali''' all’interno del sistema masticatorio.<br/><br/>
 
‼️ Per approfondire:<br/>
[[Conclusions_on_the_status_quo_in_the_logic_of_medical_language_regarding_the_masticatory_system#Introduction_to_quantum-like_diagnostics|Introduction to quantum–like diagnostics]]<br/><br/>
 
🧪 La misurazione stessa — dipendente da osservatore, strumento e contesto — modifica ciò che viene osservato. Questo mette in luce i limiti strutturali della diagnostica classica, basata su logiche linguistiche ambigue e su modelli probabilistici frequentisti (P-value) o bayesiani, inadatti a descrivere fenomeni complessi, non lineari e temporalmente dinamici come quelli generati dai sistemi neurofisiologici.<br/><br/>
 
🧩 Nella diagnostica tradizionale si attribuisce fiducia quasi assoluta ai segni clinici e alla sintomatologia — elementi appartenenti al linguaggio naturale e non a un linguaggio formale. Diversa è la natura dei '''segnali criptati neurocognitivi''', non immediatamente traducibili nel linguaggio clinico convenzionale.<br/><br/>
 
💠 Come mostrato nei casi della sezione ''Normal Science'', un segnale criptato di bruxismo — comunemente interpretato come fenomeno meccanico-odontoiatrico — può essere correttamente decriptato solo attraverso una misurazione mesoscopica elettrofisiologica trigeminale, come il '''ciclo di recupero del periodo silente masseterino (rcMIR)'''.<br/>
Questa misurazione permette di rilevare un danno neurologico strutturale anche in pazienti trattati per anni con terapie sintomatiche (es. biteplane) senza alcuna comprensione della causa primaria.<br/><br/>
 
‼️ Per un approfondimento sul rcMIR:<br/>
[[Encrypted_code:_Hyperexcitability_of_the_trigeminal_system#2nd Step: Recovery cycle of the Inhibitory Masseter Reflex|2nd Step: Recovery cycle of the Inhibitory Masseter Reflex]]<br/><br/>
 
🔹 Questi tre aspetti — sovrapposizione di fasi funzionali, decriptaggio di segnali subliminali e ritardo dell’informazione clinica — mettono in luce una profonda anomalia epistemologica.<br/><br/>
 
👉 '''Le variabili diagnostiche sono non-commutative.'''<br/>
'''AB ≠ BA'''<br/><br/>
 
Ogni misurazione:<br/>
• seleziona un sotto-spazio di possibilità interpretative,<br/>
• seleziona un sotto-spazio di possibilità interpretative,<br/>
• altera il contesto diagnostico,<br/>
• altera il contesto diagnostico,<br/>
• influenza il significato delle misurazioni successive.<br/><br/>Questa è una forma di '''non-commutatività epistemica''', perfettamente coerente con i modelli “quantum-like” applicati ai sistemi cognitivi e biologici.<br/><br/>📌 '''Esempio clinico (formalizzato correttamente):'''<br/>
• influenza il significato delle misurazioni successive.<br/><br/>
 
Questa è una forma di '''non-commutatività epistemica''', perfettamente coerente con i modelli “quantum-like” applicati ai sistemi cognitivi e biologici.<br/><br/>
 
📌 '''Esempio clinico:'''<br/>
Un paziente classificato per 10 anni come affetto da “bruxismo odontoiatrico” (misurazione A) ha ricevuto trattamenti coerenti con tale frame interpretativo.<br/>
Un paziente classificato per 10 anni come affetto da “bruxismo odontoiatrico” (misurazione A) ha ricevuto trattamenti coerenti con tale frame interpretativo.<br/>
Solo dopo una valutazione mesoscopica tramite rcMIR (misurazione B) è emerso un pattern di ipereccitabilità compatibile con una lesione centrale (es. cavernoma pineale).<br/><br/> Se si fosse invertito l’ordine delle misurazioni:<br/>
Solo dopo una valutazione mesoscopica tramite rcMIR (misurazione B) è emerso un pattern di ipereccitabilità compatibile con una lesione centrale (es. cavernoma pineale).<br/><br/>
• '''BA (rcMIR → valutazione clinica)''' avrebbe permesso di sospettare subito una patologia neurologica.<br/>
 
• '''AB (valutazione odontoiatrica → rcMIR)''' ha ritardato la diagnosi di 10 anni.<br/><br/>👉 La non-commutatività diagnostica è dunque un fatto clinico, non solo teorico.<br/>Non è il tempo il vero problema, ma la '''sequenza''' delle misurazioni, che determina il frame cognitivo entro cui le successive vengono interpretate.<br/><br/>In questo senso, il modello quantum-like — basato su variabili non-commutative, aggiornamento contestuale dell’informazione e dipendenza dal percorso di misura — risulta più aderente alla clinica reale rispetto ai modelli statistici classici.<br/><br/>‼️ Per un approfondimento vedi:<br/>
Se si fosse invertito l’ordine:<br/>
<nowiki>[[Conclusion of the ‘Normal Science’ section#Non-commutative Variables|Non-commutative Variables]]</nowiki><br/><br/>🔥 Di conseguenza, la ''normal science'' entra in crisi: i modelli classici non riescono più a spiegare le anomalie cliniche ricorrenti.<br/><br/>🔧 Il nuovo paradigma richiede un modello diagnostico non-classico, capace di gestire:<br/>
• '''BA (rcMIR → valutazione clinica)''' avrebbe permesso una diagnosi immediata;<br/>
• '''AB (valutazione clinica → rcMIR)''' ha ritardato la diagnosi di 10 anni.<br/><br/>
 
👉 La non-commutatività diagnostica è dunque un fatto clinico reale.<br/><br/>
 
‼️ Per approfondire:<br/>
[[Conclusion of the ‘Normal Science’ section#Non-commutative Variables|Non-commutative Variables]]<br/><br/>
 
🔥 Di conseguenza, la ''normal science'' entra in crisi: i modelli classici non riescono più a spiegare le anomalie cliniche ricorrenti.<br/><br/>
 
🔧 Il nuovo paradigma richiede un modello diagnostico non-classico, capace di gestire:<br/>
• la coesistenza di stati funzionali multipli,<br/>
• la coesistenza di stati funzionali multipli,<br/>
• l’incertezza epistemica,<br/>
• l’incertezza epistemica,<br/>
• le dinamiche emergenti del sistema.<br/><br/>Questo costituisce il fondamento concettuale per la costruzione dell’'''Indice Ψ''', il primo indicatore quantum-like dello stato masticatorio.}}
• le dinamiche emergenti del sistema.<br/><br/>
 
Questo costituisce il fondamento concettuale per la costruzione dell’'''Indice Ψ'''.
}}
 


<small>Authors: Gianni Frisardi</small>
<small>Authors: Gianni Frisardi</small>

Versione delle 17:49, 7 dic 2025

Masticationpedia Journal

‘The progress of Science is essentially an anarchic process’
Paul Karl Feyerabend


Member Communication Hub



Normal Science

(Public Open Access This section is open to all users and represents the most inclusive part of the project, offering information and resources accessible to everyone.)


Introduction

Hemimasticatory spasm

Bruxism

Occlusion and Posture

Orofacial Pain

Are we sure to know everything?

Conclusion of the ‘Normal Science’ section

Crisis of Paradigm

(Members only access This section is reserved exclusively for users who have received a personal invitation to register on Masticationpedia. This invitation is sent only to carefully selected colleagues, chosen for their professional value, scientific interest, and distinctive qualities. If you find the topics interesting and have not received an invitation, you can request one by submitting a request through the 'Member Account request form'. (a Google Account is needed to request the Member Account). Member Account request)


Research Diagnostic Criteria (RDC)

  • Jaw movements analysis:Pantographic Replicator
    • Intercondylar Distance
    • Advantage and Limit of Pantography
  • Jaw movements analysis:Axiographic Replicator
    • Interfacial Distance
    • Advantage and Limit of Axiography
  • Electromyography (EMG)
    • EMG  Interferential pattern
    • EMG at rest position
    • Quantitative Analysis of EMG
    • Fourier transform
    • Wavelett

Beyond the RDC

Conclusions to the Paradigm crisis section

Research Diagnostic Criteria (RDC)

  • Jaw movements analysis:Pantographic Replicator
    • Intercondylar Distance
    • Advantage and Limit of Pantography
  • Jaw movements analysis:Axiographic Replicator
    • Interfacial Distance
    • Advantage and Limit of Axiography
  • Electromyography (EMG)
    • EMG  Interferential pattern
    • EMG at rest position
    • Quantitative Analysis of EMG
    • Fourier transform
    • Wavelett

Beyond the RDC

Conclusions to the Paradigm crisis section

Extraordinary science

(in Progress)


Module 1 – Introduction to the New Paradigm 🔮 Fondamento del nuovo paradigma diagnostico

🔹 Per decenni la diagnosi nel sistema masticatorio è stata ancorata quasi esclusivamente all’osservazione macroscopica, assumendo che la forma visibile (lo stato occlusale) riflettesse fedelmente la funzione profonda (lo stato neurofunzionale).
Tuttavia, i casi clinici presentati nella sezione Normal Science dimostrano l’opposto: la realtà macroscopica può risultare completamente disaccoppiata dallo stato neurofisiologico del sistema trigeminale.

🔀 Una presunta “malocclusione” può rivelare un sistema neurologicamente simmetrico e funzionalmente stabile;
mentre una “normocclusione” ottenuta per via ortodontica e/o chirurgica può celare un danno funzionale severo, invisibile alla valutazione clinica convenzionale.

🐱‍👤 In questo contesto, il paradosso di Schrödinger diventa un’analogia clinica concreta: il paziente può essere simultaneamente “sano” e “malato” finché non viene effettuata una misurazione mesoscopica neurofisiologica capace di far collassare lo stato del sistema, rivelandone la reale configurazione strutturale e funzionale.

👉 Possiamo dunque parlare, a pieno titolo, di una sovrapposizione dinamica di fasi funzionali all’interno del sistema masticatorio.

‼️ Per approfondire:
Introduction to quantum–like diagnostics

🧪 La misurazione stessa — dipendente da osservatore, strumento e contesto — modifica ciò che viene osservato. Questo mette in luce i limiti strutturali della diagnostica classica, basata su logiche linguistiche ambigue e su modelli probabilistici frequentisti (P-value) o bayesiani, inadatti a descrivere fenomeni complessi, non lineari e temporalmente dinamici come quelli generati dai sistemi neurofisiologici.

🧩 Nella diagnostica tradizionale si attribuisce fiducia quasi assoluta ai segni clinici e alla sintomatologia — elementi appartenenti al linguaggio naturale e non a un linguaggio formale. Diversa è la natura dei segnali criptati neurocognitivi, non immediatamente traducibili nel linguaggio clinico convenzionale.

💠 Come mostrato nei casi della sezione Normal Science, un segnale criptato di bruxismo — comunemente interpretato come fenomeno meccanico-odontoiatrico — può essere correttamente decriptato solo attraverso una misurazione mesoscopica elettrofisiologica trigeminale, come il ciclo di recupero del periodo silente masseterino (rcMIR).
Questa misurazione permette di rilevare un danno neurologico strutturale anche in pazienti trattati per anni con terapie sintomatiche (es. biteplane) senza alcuna comprensione della causa primaria.

‼️ Per un approfondimento sul rcMIR:
2nd Step: Recovery cycle of the Inhibitory Masseter Reflex

🔹 Questi tre aspetti — sovrapposizione di fasi funzionali, decriptaggio di segnali subliminali e ritardo dell’informazione clinica — mettono in luce una profonda anomalia epistemologica.

👉 Le variabili diagnostiche sono non-commutative.
AB ≠ BA

Ogni misurazione:
• seleziona un sotto-spazio di possibilità interpretative,
• altera il contesto diagnostico,
• influenza il significato delle misurazioni successive.

Questa è una forma di non-commutatività epistemica, perfettamente coerente con i modelli “quantum-like” applicati ai sistemi cognitivi e biologici.

📌 Esempio clinico:
Un paziente classificato per 10 anni come affetto da “bruxismo odontoiatrico” (misurazione A) ha ricevuto trattamenti coerenti con tale frame interpretativo.
Solo dopo una valutazione mesoscopica tramite rcMIR (misurazione B) è emerso un pattern di ipereccitabilità compatibile con una lesione centrale (es. cavernoma pineale).

Se si fosse invertito l’ordine:
BA (rcMIR → valutazione clinica) avrebbe permesso una diagnosi immediata;
AB (valutazione clinica → rcMIR) ha ritardato la diagnosi di 10 anni.

👉 La non-commutatività diagnostica è dunque un fatto clinico reale.

‼️ Per approfondire:
Non-commutative Variables

🔥 Di conseguenza, la normal science entra in crisi: i modelli classici non riescono più a spiegare le anomalie cliniche ricorrenti.

🔧 Il nuovo paradigma richiede un modello diagnostico non-classico, capace di gestire:
• la coesistenza di stati funzionali multipli,
• l’incertezza epistemica,
• le dinamiche emergenti del sistema.

Questo costituisce il fondamento concettuale per la costruzione dell’Indice Ψ.


Authors: Gianni Frisardi

Module 2 – Quantum-like Framework for Biological and Clinical Systems
Authors: Andrei Khrennikov

  • Classical vs quantum(-like) probability in medicine
  • Open quantum systems and biological functions
  • Quantum instruments and self-measurement in biosystems
  • From cognitive models to trigeminal diagnostics

Module 3 – Trigeminal Electrophysiology and Reflex Circuits
Authors: Kemal S. Türker

  • Masseter reflexes and silent periods
  • Cutaneous and nociceptive stimulation of trigeminal system
  • Single motor unit vs surface EMG analysis
  • Reliability and clinical meaning of trigeminal reflex measures

Module 4 – Structural Connectivity (SC) of the Trigeminal System
Authors: Gianni Frisardi, Kemal S. Türker

  • Definition of Structural Connectivity in the masticatory system
  • Trigeminal Root Motor Evoked Potentials (R-MEPs)
  • Protocols, latency, amplitude and symmetry indices
  • SC markers for complex rehabilitative planning

Module 5 – Functional Connectivity (FC) of the Trigeminal System
Authors: Kemal S. Türker, Gianni Frisardi;

  • Definition of Functional Connectivity in the masticatory system
  • Jaw jerk
  • Masseter tendon silent period
  • Masseter electrical silent period
  • Recovery cycle of the masseter inhibitory reflex
  • H-wave and related polysynaptic responses
  • FC markers in health and pathology

Module 6 – From SC/FC to Emergent Behaviour in Mastication
Authors: Gianni Frisardi (lead); Kemal S. Türker; Ali Esquembre

  • Separation and interaction between SC and FC
  • Emergent patterns in complex masticatory tasks
  • Network perspective on neuro-gnathological dysfunctions
  • Conceptual bridge toward a synthetic index of system state

Module 7 – Index Ψ: Quantum-like Diagnostic Model
Authors: Gianni Frisardi (lead); Andrei Khrennikov; Kemal S. Türker; Ali Esquembre

  • Model description
    • Role of trigeminal motor evoked potentials (R-MEPs) in evaluating SC
    • Role of trigeminal reflexes in evaluating FC
    • Integration of SC and FC in a single state variable
    • Emergent Behaviour encoded in the index Ψ
  • Quantum modelling of the Index Ψ
    • Quantum Bayes Theorem (QBayes)
    • Interference term and differences from the classical approach
  • Expectation value and mathematical formalism
    • Operator form of the diagnostic model
    • Cosine of ψ as a measure of overlap between concomitant pathologies

Module 1 – Introduction to the New Paradigm
Authors: Gianni Frisardi (lead); Andrei Khrennikov; Kemal S. Türker; Ali Esquembre

  • Why a paradigm shift in masticatory science
  • From “occlusion only” to neuro–gnathological systems
  • Normal Science – Crisis – Extraordinary Science in the masticatory field
  • [Errore Traduzione]