Pagina principale
Una pagina a caso
Ultime modifiche
Pagine speciali
Portale comunità
Preferenze
Informazioni su Masticationpedia
Avvertenze
Masticationpedia
Ricerca
Menu utente
discussioni
contributi
entra
Modifica di
Sistemi Complessi
(sezione)
Attenzione:
non hai effettuato l'accesso. Se effettuerai delle modifiche il tuo indirizzo IP sarà visibile pubblicamente. Se
accedi
o
crei un'utenza
, le tue modifiche saranno attribuite al tuo nome utente, insieme ad altri benefici.
Controllo anti-spam.
NON
riempirlo!
==Considerazioni preliminari== Negli ultimi anni, sviluppi paralleli in diverse discipline si sono concentrati su quella che è stata chiamata "Connettività", un concetto utilizzato per comprendere e descrivere i "Sistemi Complessi". Le concettualizzazioni e le funzionalizzazioni della connettività si sono ampiamente evolute all'interno dei loro confini disciplinari, ma ci sono chiare somiglianze in questo concetto e nella sua applicazione attraverso le discipline. Tuttavia, qualsiasi implementazione del concetto di connettività implica vincoli sia ontologici che epistemologici, che ci portano a chiederci se esiste un tipo o un insieme di approcci di connettività che potrebbero essere applicati a tutte le discipline. In questa recensione, esploriamo quattro sfide ontologiche ed epistemologiche nell'uso della connettività per comprendere i sistemi complessi i varie discipline molto diverse tra loro. Nel capitolo 'Connettività e Sistemi Complessi' introdurremo infine il concetto di: # definire l'unità fondamentale per lo studio della connettività; # scindere la connettività strutturale dalla connettività funzionale; # comprensione dei comportamenti emergenti; # misurare la connettività. Dobbiamo ora considerare il profilo complesso della funzione masticatoria, per poter parlare di “connettività”.<ref>{{cita libro | autore = Turnbull L | autore2 = Hütt MT | autore3 = Ioannides AA | autore4 = Kininmonth S | autore5 = Poeppl R | autore6 = Tockner K | autore7 = Bracken LJ | autore8 = Keesstra S | autore9 = Liu L | autore10 = Masselink R | autore11 = Parsons AJ | titolo = Connectivity and complex systems: learning from a multi-disciplinary perspective | url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30839779 | volume = | opera = Appl Netw Sci | anno = 2018 | editore = | città = | ISBN = | DOI = 10.1007/s41109-018-0067-2 | oaf = yes<!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = | PMID = 30839779 | PMCID = PMC6214298 }}</ref> Solo in tempi successivi l'importanza della funzione masticatoria è divenuta evidente come Sistema Complesso; diventa evidente per la sua interazione con una moltitudine di altri Centri e Sistemi Nervosi (SNC), anche distanti dal punto di vista funzionale.<ref>{{cita libro | autore = Viggiano A | autore2 = Manara R | autore3 = Conforti R | autore4 = Paccone A | autore5 = Secondulfo C | autore6 = Lorusso L | autore7 = Sbordone L | autore8 = Di Salle F | autore9 = Monda M | autore10 = Tedeschi G | autore11 = Esposito F | autore12 = | titolo = Mastication induces long-term increases in blood perfusion of the trigeminal principal nucleus | url = https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0306-4522(15)00924-0 | volume = | opera = Neuroscience | anno = 2015 | editore = Elsevier | città = | ISBN = | PMID = 26477983 | PMCID = | DOI = 10.1016/j.neuroscience.2015.10.017 | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref> La funzione neurofisiologiche, infatti, sono sempre state considerata una funzione periferica ed isolata rispetto alla fonetica ed alla masticazione come fossero parte di un altro sistema. A seguito di questa interpretazione, innumerevoli sono stati i punti di vista che si sono concentrati, e tuttora puntano, sulla diagnosi e riabilitazione della Masticazione esclusivamente nei mascellari, escludendo ogni correlazione multistrutturale. Questo tipo di approccio denota un chiaro 'riduzionismo' nei contenuti del sistema stesso: in biologia, è più realistico considerare la funzionalità di sistemi come i "Sistemi Complessi" che non operano in modo lineare. Questi sistemi utilizzano un approccio stocastico, in cui l'interazione dei vari costituenti genera un "Comportamento emergente" (EB)<ref>{{Cite book | autore = Florio T | autore2 = Capozzo A | autore3 = Cellini R | autore4 = Pizzuti G | autore5 = Staderini EM | autore6 = Scarnati E | titolo = Unilateral lesions of the pedunculopontine nucleus do not alleviate subthalamic nucleus-mediated anticipatory responding in a delayed sensorimotor task in the rat | url = | volume = | opera = Behav Brain Res | anno = 2001 | editore = | città = | ISBN = | PMID = 11704255 | PMCID = | DOI = 10.1016/s0166-4328(01)00248-0 | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref> dello stesso sistema.<ref>{{Cite book | autore = de Boer RJ | autore2 = Perelson AS | titolo = Size and connectivity as emergent properties of a developing immune network | url = | volume = | opera = J Theor Biol | anno = 1991 | editore = | città = | ISBN = | PMID = 2062103 | PMCID = | DOI = 10.1016/s0022-5193(05)80313-3 | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref>{{Q2|In questo approccio, non è sufficiente analizzare un singolo elemento costitutivo per interpretare l'EB del sistema: occorre intraprendere un'analisi integrata di tutte le componenti costitutive, sia nel tempo che nello spazio.<ref>{{Cite book | autore = Iyer-Biswas S | autore2 = Hayot F | autore3 = Jayaprakash C | titolo = Stochasticity of gene products from transcriptional pulsing | url = https://core.ac.uk/reader/159567778 | volume = | opera = Phys Rev E Stat Nonlin Soft Matter Phys | anno = 2009 | editore = | città = | ISBN = | PMID = 19391975 | PMCID = | DOI = 10.1103/PhysRevE.79.031911 | oaf = yes<!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref>}} Il risultato paradigmatico inverte la tendenza a considerare il sistema masticatorio come un semplice organo cinematico, e va ben oltre la tradizionale procedura meccanicistica della Gnatologia Classica. Questo aspetto introduce anche un tipo di profilo indeterministico delle funzioni biologiche, in cui la funzione di un sistema si presenta come una rete di molteplici elementi correlati. Questo sistema, oltre ad interpretarne lo Stato, dovrebbe essere triggerato dall'esterno per analizzare la risposta evocata, come è tipico dei sistemi indeterministici.<ref>{{Cite book | autore = Lewis ER | autore2 = MacGregor RJ | titolo = On indeterminism, chaos, and small number particle systems in the brain | url = | volume = | opera = J Integr Neurosci | anno = 2006 | editore = | città = | ISBN = | PMID = 16783870 | PMCID = | DOI = 10.1142/s0219635206001112 | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref><blockquote>È, quindi, fondamentale passare da un modello semplice e lineare di clinica odontoiatrica ad un modello Stocastico Complesso di neurofisiologia masticatoria.</blockquote> [[File:VEMP.jpg|left|frame|'''Figura 1:''' Traccia EMG che rappresenta un potenziale evocato vestibolare registrato sui muscoli masseteri. Si noti che p11 e n21 indicano la latenza del potenziale a 11ms e 21 ms dallo stimolo acustico]] A conferma di questo approccio più complesso e integrato per interpretare le funzioni della masticazione, viene qui presentato uno studio dove emerge il profilo di un "Sistema Complesso Neurale". Nello studio citato è stata analizzata la connessione organica e funzionale del sistema vestibolare con il sistema trigeminale. <ref>{{Cite book | autore = Deriu F | autore2 = Ortu E | autore3 = Capobianco S | autore4 = Giaconi E | autore5 = Melis F | autore6 = Aiello E | autore7 = Rothwell JC | autore8 = Tolu E | titolo = Origin of sound-evoked EMG responses in human masseter muscles | url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2075422/ | volume = | opera = J Physiol | anno = 2007 | editore = | città = | ISBN = | PMID = 17234698 | PMCID = PMC2075422 | DOI = 10.1113/jphysiol.2006.123240 | oaf = yes<!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }} </ref> Gli stimoli acustici possono evocare risposte riflesse EMG nel muscolo massetere chiamate Vestibular Evoked Myogenic Potentials (VEMPs). Anche se questi risultati sono stati precedentemente attribuiti all'attivazione dei recettori cocleari (suono ad alta intensità), questi possono anche attivare i recettori vestibolari. Poiché studi anatomici e fisiologici, sia negli animali che nell'uomo, hanno dimostrato che i muscoli masseteri sono un bersaglio per gli ingressi vestibolari, gli autori di questo studio hanno rivalutato il contributo vestibolare per i riflessi masseterici. Questo è un tipico esempio di 'Sistema Complesso' di livello base in quanto consiste di due soli sistemi nervosi cranici ma, allo stesso tempo, interagiscono attivando circuiti mono e polisinaptici (Figura 1). Sarebbe opportuno a questo punto introdurre alcuni argomenti relativi ai concetti sopra citati, che chiarirebbero la logica del progetto Masticationpedia. Questo introdurrebbe i capitoli che sono al centro del progetto. Quindi l'oggetto è:{{q2|La masticazione ed i processi cognitivi, così come il tronco encefalico e la masticazione si amplieranno in ulteriori argomenti nella sezione "Scienze straordinarie".</small>}} ===Masticazione e processi cognitivi=== Negli ultimi anni, la masticazione è stata oggetto di discussione sugli effetti di mantenimento e supporto delle prestazioni cognitive. Un elegante studio eseguito mediante <sub>f</sub>MR e tomografia a emissione di positroni (PET) ha dimostrato che la masticazione porta ad un aumento del flusso sanguigno corticale e attiva varie aree della corteccia somatosensoriale, motoria e insulare, nonché lo striato, il talamo e il cervelletto. La masticazione subito prima di eseguire un compito cognitivo aumenta i livelli di ossigeno nel sangue (BOLD del segnale <sub>f</sub>MR) nella corteccia prefrontale e nell'ippocampo, importanti strutture coinvolte nell'apprendimento e nella memoria, migliorando così il compito prestazionale.<ref>{{Cite book | autore = Yamada K | autore2 = Park H | autore3 = Sato S | autore4 = Onozuka M | autore5 = Kubo K | autore6 = Yamamoto T | titolo = Dynorphin-A immunoreactive terminals on the neuronal somata of rat mesencephalic trigeminalnucleus | url = | volume = | opera = Neurosci Lett | anno = 2008 | editore = Elsevier Ireland | città = | ISBN = | PMID = 18455871 | PMCID = | DOI = 10.1016/j.neulet.2008.04.030 | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref> Precedenti studi epidemiologici hanno dimostrato che un numero ridotto di denti residui, l'uso incongruo di protesi e uno sviluppo limitato della forza mandibolare sono direttamente correlati allo sviluppo della demenza, supportando ulteriormente l'idea che la masticazione contribuisce al mantenimento delle funzioni cognitive.<ref>{{Cite book | autore = Kondo K | autore2 = Niino M | autore3 = Shido K | titolo = Dementia. A case-control study of Alzheimer's disease in Japan - significance of life-styles | url = https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/7866485/ | volume = | opera = | anno = 1994 | editore = | città = | ISBN = | PMID = 7866485 | PMCID = | DOI = 10.1159/000106741 | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref> Un recente studio ha fornito ulteriori evidenze a sostegno dell'interazione tra processi masticatori, apprendimento e memoria, soffermandosi sulla funzione dell'ippocampo essenziale per la formazione di nuovi ricordi.<ref name="MFCF">{{Cite book | autore = Kubo KY | autore2 = Ichihashi Y | autore3 = Kurata C | autore4 = Iinuma M | autore5 = Mori D | autore6 = Katayama T | autore7 = Miyake H | autore8 = Fujiwara S | autore9 = Tamura Y | titolo = Masticatory function and cognitive function | url = https://www.jstage.jst.go.jp/article/ofaj/87/3/87_3_135/_article | volume = | opera = Okajimas Folia Anat Jpn | anno = 2010 | editore = | città = | ISBN = | PMID = 21174943 | PMCID = | DOI = 10.2535/ofaj.87.135 | oaf = yes<!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref> Una disarmonia occlusale, come la perdita dei denti e l'aumento della dimensione occlusale verticale, provoca bruxismo o dolore ai muscoli masticatori e disturbi temporo-mandibolari (DTM).<ref>{{Cite book | autore = Christensen J | titolo = Effect of occlusion-raising procedures on the chewing system | url = | volume = | opera = Dent Pract Dent Rec | anno = 1970 | editore = | città = | ISBN = | PMID = 5266427 | PMCID = | DOI = | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref><ref name="ICHI2">{{Cite book | autore = Ichihashi Y | autore2 = Arakawa Y | autore3 = Iinuma M | autore4 = Tamura Y | autore5 = Kubo KY | autore6 = Iwaku F | autore7 = Sato Y | autore8 = Onozuka M | titolo = Occlusal disharmony attenuates glucocorticoid negative feedback in aged SAMP8 mice | url = | volume = | opera = Neurosci Lett | anno = 2007 | editore = | città = | ISBN = | PMID = 17928141 | PMCID = | DOI = 10.1016/j.neulet.2007.09.020 | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref> Quindi, per descrivere la funzione alterata dell'ippocampo in una situazione ridotta o anormale nella funzione masticatoria, gli autori hanno utilizzato un modello animale (topi) chiamato "Molarless Senescence-Accelerated Prone" (SAMP8) al fine di fare un parallelismo sull'uomo. Nei topi SAMP8, a cui è stata modificata l'occlusione, l'aumento della dimensione verticale occlusale di circa 0,1 mm con materiali dentali ha mostrato che la disarmonia occlusale interrompe l'apprendimento e la memoria. Questi animali hanno mostrato un deficit dipendente dall'età nell'apprendimento spaziale nell'acqua di Morris.<ref>{{Cite book | autore = Arakawa Y | autore2 = Ichihashi Y | autore3 = Iinuma M | autore4 = Tamura Y | autore5 = Iwaku F | autore6 = Kubo KY | titolo = Duration-dependent effects of the bite-raised condition on hippocampal function in SAMP8 mice | url = https://www.jstage.jst.go.jp/article/ofaj/84/3/84_3_115/_pdf/-char/en | volume = | opera = Okajimas Folia Anat Jpn | anno = 2007 | editore = | città = | ISBN = | PMID = 18186225 | PMCID = | DOI = 10.2535/ofaj.84.115 | oaf = yes<!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref><ref name="ODIS">{{Cite book | autore = Kubo KY | autore2 = Yamada Y | autore3 = Iinuma M | autore4 = Iwaku F | autore5 = Tamura Y | autore6 = Watanabe K | autore7 = Nakamura H | autore8 = Onozuka M | titolo = Occlusal disharmony induces spatial memory impairment and hippocampal neuron degeneration via stress in SAMP8 mice | url = | volume = | opera = Neurosci Lett | anno = 2007 | editore = Elsevier Ireland | città = | ISBN = | PMID = 17207572 | PMCID = | DOI = 10.1016/j.neulet.2006.12.020 | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref> Aumentando la dimensione verticale del morso nei topi SAMP8 diminuisce il numero di cellule piramidali<ref name="ODIS" /> e il numero delle loro spine dendritiche.<ref>{{Cite book | autore = Kubo KY | autore2 = Kojo A | autore3 = Yamamoto T | autore4 = Onozuka M | titolo = The bite-raised condition in aged SAMP8 mice induces dendritic spine changes in the hippocampal region | url = | volume = | opera = Neurosci Lett | anno = 2008 | editore = | città = | ISBN = | PMID = 18614288 | PMCID = | DOI = 10.1016/j.neulet.2008.05.027 | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref> Aumenta inoltre l'ipertrofia e l'iperplasia proteica fibrillare acida negli astrociti nelle regioni dell'ippocampo CA1 e CA3.<ref>{{Cite book | autore = Ichihashi Y | autore2 = Saito N | autore3 = Arakawa Y | autore4 = Kurata C | autore5 = Iinuma M | autore6 = Tamura Y | autore7 = Iwaku F | autore8 = Kubo KY | titolo = The bite-raised condition in aged SAMP8 mice reduces the expression of glucocorticoid receptors in the dorsal and ventral hippocampus | url = https://www.jstage.jst.go.jp/article/ofaj/84/4/84_4_137/_pdf/-char/en | volume = | opera = Okajimas Folia Anat Jpn | anno = 2008 | editore = | città = | ISBN = | PMID = 18464530 | PMCID = | DOI = 10.2535/ofaj.84.137 | oaf = YES<!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref> Nei roditori e nelle scimmie, disarmonie occlusali indotte attraverso un aumento della dimensione verticale con incrementi acrilici sugli incisivi<ref name="ARESO">{{Cite book | autore = Areso MP | autore2 = Giralt MT | autore3 = Sainz B | autore4 = Prieto M | autore5 = García-Vallejo P | autore6 = Gómez FM | titolo = Occlusal disharmonies modulate central catecholaminergic activity in the rat | url = https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/10371243/ | volume = | opera = J Dent Res | anno = 1999 | editore = | città = | ISBN = | PMID = 10371243 | PMCID = | DOI = 10.1177/00220345990780060301 | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref><ref>{{Cite book | autore = Yoshihara T | autore2 = Matsumoto Y | autore3 = Ogura T | titolo = Occlusal disharmony affects plasma corticosterone and hypothalamic noradrenaline release in rats | url = | volume = | opera = J Dent Res | anno = 2001 | editore = | città = | ISBN = | PMID = 11808768 | PMCID = | DOI = 10.1177/00220345010800121301 | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref> o l'inserimento di un bite nella mascella sono associati a livelli aumentati di cortisolo urinario e livelli plasmatici elevati di corticosterone, suggerendo che anche la disarmonia occlusale è una fonte di stress. A sostegno di questa nozione, i topi SAMP8 con deficit di apprendimento mostrano un marcato aumento dei livelli plasmatici di corticosterone<ref name="ICHI2" /> e sottoregolazione di GR e GRmRNA dell'ippocampo. La disarmonia occlusale colpisce anche l'attività catecolaminergica. L'alternanza della chiusura del morso mediante l'inserimento di un bite-plane in acrilico sugli incisivi inferiori porta ad un aumento dei livelli di dopamina e noradrenalina nell'ipotalamo e nella corteccia frontale<ref name="ARESO" /><ref>{{Cite book | autore = Gómez FM | autore2 = Areso MP | autore3 = Giralt MT | autore4 = Sainz B | autore5 = García-Vallejo P | titolo = Effects of dopaminergic drugs, occlusal disharmonies, and chronic stress on non-functional masticatory activity in the rat, assessed by incisal attrition | url = https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9649174/ | volume = | opera = J Dent Res | anno = 1998 | editore = | città = | ISBN = | PMID = 9649174 | PMCID = | DOI = 10.1177/00220345980770061001 | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref> e una diminuzione della tiroxinaidrossilasi, del ciclocloridrato GTP e della serotonina immunoreattiva nella corteccia cerebrale e il nucleo caudato, nella sostanza nigra, nel locus ceruleus e nel nucleo del rafe dorsale, che sono simili ai cambiamenti cronici indotti dallo stress.<ref>{{Cite book | autore = Feldman S | autore2 = Weidenfeld J | titolo = Glucocorticoid receptor antagonists in the hippocampus modify the negative feedback following neural stimuli | url = | volume = | opera = Brain Res | anno = 1999 | editore = Elsevier Science B.V. | città = | ISBN = | PMID = 10064785 | PMCID = | DOI = 10.1016/s0006-8993(99)01054-9 | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref> Questi cambiamenti nei sistemi catecolaminergico e serotoninergico, indotti da disarmonie occlusali, influiscono chiaramente sull'innervazione dell'ippocampo. Le condizioni di aumento della dimensione verticale alterano la neurogenesi e portano all'apoptosi nel giro ippocampale diminuendo l'espressione del cervello ippocampale derivato da fattori neurotrofici: tutto ciò potrebbe contribuire ai cambiamenti nell'apprendimento osservato negli animali con disarmonia occlusale.<ref name="MFCF" /> ===Tronco encefalico e masticazione=== [[File:Segmentazione Trigeminale.jpg|left|thumb|500px|'''Figure 2:''' Segmentation of Trigeminal Nervous System]] Il distretto del tronco cerebrale è un'area di collegamento che collega i centri superiori del cervello, il cervelletto e il midollo spinale e fornisce la principale innervazione sensoriale e motoria del viso, della testa e del collo attraverso i nervi cranici. Questo gioca un ruolo determinante nella regolazione della respirazione, locomozione, postura, equilibrio, eccitazione (incluso controllo intestinale, vescica, pressione sanguigna e frequenza cardiaca). È responsabile della regolazione di numerosi riflessi, tra cui la deglutizione, la tosse e il vomito. Il tronco cerebrale è controllato dai centri cerebrali superiori delle regioni corticali e sottocorticali, inclusi i nuclei dei gangli della base e il diencefalo, nonché dai circuiti di feedback del cervelletto e del midollo spinale. La neuromodulazione può essere ottenuta con la modalità "classica" dei neurotrasmettitori glutammatergici e del GABA (acido gamma-amino butirrico) attraverso un'eccitazione primaria e un'inibizione della "rete anatomica", ma può essere ottenuta anche attraverso l'uso di trasmettitori che agiscono sulle proteine G . Questi neuromodulatori includono la monoamina (serotonina, noradrenalina e dopamina) acetilcolina, come anche il glutammato e il GABA. Inoltre, non solo i neuropeptidi e le purine agiscono come neuromodulatori: lo fanno anche altri mediatori chimici, come i Fattori di Crescita che potrebbero avere azioni simili.<ref>{{Cite book | autore = Mascaro MB | autore2 = Prosdócimi FC | autore3 = Bittencourt JC | autore4 = Elias CF | titolo = Forebrain projections to brainstem nuclei involved in the control of mandibular movements in rats | url = https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/j.1600-0722.2009.00686.x | volume = | opera = Eur J Oral Sci | anno = 2009 | editore = | città = São Paulo, Brazil | ISBN = | PMID = 20121930 | PMCID = | DOI = 10.1111/j.1600-0722.2009.00686.x | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref> La rete neurale sopra descritta non si esaurisce con l'unica correlazione tra i centri somatosensoriali del trigemino e altre aree motorie, ma si allontana anche nei processi amigdaloidei attraverso una correlazione con l'area del tronco cerebrale del trigemino. L'amigdala diventa attiva dalla paura, svolgendo un ruolo importante nella risposta emotiva a situazioni pericolose per la vita. Quando i topi da laboratorio si sentono minacciati, rispondono mordendo ferocemente. La forza del morso è regolata dai nuclei motori del sistema trigeminale e del tronco encefalico trigeminale Me5. Il Me5 trasmette segnali propriocettivi dai muscoli masticatori e dai legamenti parodontali ai nuclei motori del trigemino. Le proiezioni del nucleo dell'amigdaloide centrale (ACe) inviano connessioni al nucleo motorio del trigemino e alla formazione premotoria reticolare e direttamente al Me5. A conferma di ciò, in uno studio condotto sui topi, i neuroni nel nucleo centrale dell'Amigdaloide (ACe) sono stati marcati dopo l'iniezione di un tracciante retrogrado (Fast Blue), nel nucleo caudale del Me5, indicando che gli Amigdaloiani inviano proiezioni dirette al Me5, e suggeriscono che l'amigdala regoli la forza del morso modificando l'attività neuronale nel Me5 attraverso una facilitazione neurale.<ref>{{Cite book | autore = Shirasu M | autore2 = Takahashi T | autore3 = Yamamoto T | autore4 = Itoh K | autore5 = Sato S | autore6 = Nakamura H | titolo = Direct projections from the central amygdaloid nucleus to the mesencephalic trigeminal nucleus in rats | url = https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21640334/ | volume = | opera = Brain Res | anno = 2011 | editore = | città = | ISBN = | PMID = 21640334 | PMCID = | DOI = 10.1016/j.brainres.2011.05.026 | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref> La modifica dei rapporti occlusali può alterare le funzioni somatosensoriali orali e i trattamenti riabilitativi del sistema masticatorio dovrebbero ripristinare le funzioni somatosensoriali. Tuttavia, non è chiaro il motivo per cui alcuni pazienti non riescono ad adattarsi al restauro masticatorio e permangono disturbi sensomotori. A prima vista, sembrerebbero cambiamenti strutturali, non solo funzionali. La corteccia motoria primaria del viso è coinvolta nella generazione e nel controllo dei movimenti orofacciali e degli input sensoriali o delle funzioni motorie alterate, che possono portare a cambiamenti neuroplastici nell'area corticale M1.<ref name="MFCF" /><ref>{{Cite book | autore = Avivi-Arber L | autore2 = Lee JC | autore3 = Sessle BJ | titolo = Dental Occlusal Changes Induce Motor Cortex Neuroplasticity | url = https://journals.sagepub.com/doi/10.1177/0022034515602478 | volume = | opera = J Dent Res | anno = 2015 | editore = International & American Associations for Dental Research | città = Toronto, Canada | ISBN = | PMID = 26310722 | PMCID = | DOI = 10.1177/0022034515602478 | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | LCCN = | OCLC = }}</ref>
Oggetto:
Per favore tieni presente che tutti i contributi a Masticationpedia possono essere modificati, stravolti o cancellati da altri contributori. Se non vuoi che i tuoi testi possano essere alterati, allora non inserirli.
Inviando il testo dichiari inoltre, sotto tua responsabilità, che è stato scritto da te personalmente oppure è stato copiato da una fonte di pubblico dominio o similarmente libera (vedi
Masticationpedia:Copyright
per maggiori dettagli).
Non inviare materiale protetto da copyright senza autorizzazione!
Annulla
Guida
(si apre in una nuova finestra)